L’omocisteina è un aminoacido non proteico prodotto a partire dalla metionina, un aminoacido che introduciamo nel nostro organismo quando mangiamo cibi ricchi di proteine (carne, legumi, uova…).
Il suo metabolismo viene regolato grazie all'attività di enzimi e vitamine come i folati (vitamina B9 in forma naturale o sintetica come metiltetraidrofolato) o l'acido folico, le vitamine B6 e B12. Una carenza di folati/acido folico e di queste vitamine può portare ad un aumento dei livelli di omocisteina nel sangue con conseguenti problemi ai vasi sanguigni. In questo caso si parla di livelli anomali di omocisteina. Prima di approfondire questo aspetto però, scopriamo di più sull’omocisteina.
Abbiamo capito come si origina l’omocisteina, e poi? Quando l’organismo funziona correttamente, l’omocisteina si trasforma nuovamente in metionina attraverso il processo di rimetilazione, oppure si trasforma in semplici aminoacidi che vengono eliminati dall’organismo attraverso le urine. Lo smaltimento dell’omocisteina può seguire un’altra via: la transulfurazione, in cui l’omocisteina viene ridotta in cisteina durante una serie di reazioni grazie alla vitamina B6.
Quando il nostro organismo registra una carenza di folati e di vitamine B6 e B12, l’omocisteina non riesce ad essere smaltita e quindi aumenta la sua concentrazione nel sangue.
Grazie a un semplice esame del sangue, è possibile conoscere il valore ematico di omocisteina.
I livelli di omocisteina nel sangue vengono considerati nella norma quando rientrano nei 13 micromoli per litro*. Questo valore non deve essere superato per non incorrere in problematiche.
Diversi fattori possono causare l’aumento del valore di omocisteina nel sangue: una dieta non equilibrata (tabagismo, abuso di sostanze alcoliche e caffeina) con un'alimentazione povera di frutta e verdura; una scarsa attività fisica; la carenza di vitamine del gruppo B (B12 e B9); fattori genetici come la mutazione MTHFR o dell’enzima CBS (cistationina-beta-sintetasi); fattori fisiologici come l’invecchiamento, condizioni come la gravidanza; la menopausa e l’assunzione di alcune classi di farmaci, come contraccettivi orali, antiepilettici e diuretici.
Una carenza di folati, di vitamine B6 e B12 può fare sì che l'omocisteina si accumuli danneggiando le pareti dei vasi sanguigni. In particolare, l'alterazione dei normali livelli di omocisteina influenza negativamente le funzioni del sistema nervoso, cardiovascolare ed osseo intaccando le zone ad alta presenza di microcircolazione (cervello, occhi, reni, placenta, tiroide, intestino e apparato riproduttivo maschile). È quindi evidente quanto sia importante e necessario tenere sotto controllo i normali livelli di omocisteina.
L'alterazione dei livelli di omocisteina può dipendere da diversi fattori come:
Su altri fattori possiamo decisamente intervenire:
A questo proposito, l’integrazione di folati, vitamine del gruppo B, come la vitamina B12, la vitamina B6 è in grado di normalizzare i livelli di omocisteina nel sangue, costituendo quindi un valido sistema preventivo.
Scarica l’opuscolo “Nutrizione e stile di vita nell’iperomocisteinemia” che abbiamo realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Pavia.
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*Fonte: S.Argenti, R.Bazzano, H. Cena. Nutrizione e stile di vita nell’iperomocisteinemia. Dipartimento di sanità pubblica medicina sperimentale e forense sezione di scienza dell’alimentazione. 2015
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